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L'infanzia trascorsa a Napoli, in un golfo tanto mozzafiato quanto aspro, una giovinezza dedicata allo studio e una carriera professionale capace sia di dare che di togliere tanto. Camminando, camminando l'autore annota sul taccuino del proprio "viaggio" gli eventi che più l'hanno colpito, entrando a far parte della sua struttura mentale e professionale. Un "tesoretto", figlio della sua educazione familiare e religiosa, del quale si renderà pienamente conto il 26 settembre del 2003, data della sua folgorazione: sarà, infatti, l'incontro con un sacerdote a cambiarlo per sempre, indirizzandolo verso il sacro e a un rapporto con Dio vissuto in modo totalizzante. Un viaggio nel tempo e nei "ricordi" di un uomo giunto a uno stadio della propria vita nel quale affrontare il passato diviene lo strumento per prepararsi al futuro. Il desiderio di aprire il cuore e comunicare i valori ricevuti e vissuti fanno da cornice a un racconto che varia sapientemente registro narrativo. Dall'epistola alla poesia, dal saggio alla narrazione intimista, il magistrato napoletano scava a fondo nel proprio vissuto personale, tenendo come filo conduttore della sua esistenza la relazione con il sacro.